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L’albero del sapone

Arrivano da India e Nepal le noci lavanti, alternativa sostenibile ai detersivi che usiamo, di cui la normativa solitamente non indica con chiarezza il grado di nocività. Un chilo di noci, 100 lavaggi.

Il detersivo per bucato si raccoglie direttamente dall'albero. Sono arrivate in Italia le "noci lavanti", nome scientifico "sapundus mukorossi", frutti con proprietà detergenti raccolti dagli alberi della saponaria indiani e nepalesi, diffusi in Asia e, in particolare, nell'India del Sud e nel Nepal: una fonte inesauribile di detersivo "naturale". Il segreto sta nel guscio delle sue noci che contengono la "saponina", sostanza che, a contatto con l'acqua, produce effetti detergenti, lavando a fondo (pur senza produrre le classiche bolle a cui associamo erroneamente l'idea di sapone e pulizia). In Occidente, è risaputo, queste noci vengono già utilizzate per produrre saponi; ma la consueta lavorazione che prevede l'aggiunta di additivi chimici non ne aumenta in modo significativo le proprietà lavanti. Ecco allora una nuova proposta: acquistare le noci al loro stato naturale e utilizzarle direttamente in lavatrice.

I vantaggi? Per cominciare si ottengono buoni risultati con un prodotto naturale e biodegradabile e naturale al 100 per cento, particolarmente adatto a persone con allergie e dermatiti o con la pelle sensibile. Risparmiando: con un chilo di noci si spendono circa 20 euro -questo il prezzo di mercato- e si fa il bucato per circa 100 volte. Usarle è semplice. Si infilano 8 noci -sistemate nell'apposito sacchettino riutilizzabile nel tamburo della lavatrice, oppure, in alternativa, si infilano 4 mezze noci -sempre all'interno del sacchettino direttamente nel cestello della lavatrice, lavando da 30 a 90 gradi, comprese lana e seta. Le noci possono essere riutilizzate per due o tre lavaggi. È possibile profumare la biancheria con qualche goccia di olio eterico sul sacchettino. Il decotto di noci si può utilizzare come shampoo delicato o come sapone liquido o per la pulizia di cucina e bagno.

Le noci che troviamo in Italia arrivano dalla Germania, dove due aziende del biologico le importano da India e Nepal. L’azienda più nota e la Govinda (www.govinda-versand.de).

Uso
Lavaggi in lavatrice, shampoo, sapone liquido, detergente per la casa. In lavatrice: 8 noci nel tamburo, 4 mezze noci nel cestello. Per il decotto: in una pentola da cucina piccola bollire per cinque minuti alcune noci-detersivo (o solo i gusci) e lasciare raffreddare prima dell'uso.
Prezzo 
1 chilo di noci costa intorno ai 20 euro e basta per circa 100 lavaggi
Dove trovarle/ordinarle in italia
Embio/Willy Market snc
Via Gilbert Wurzer 12
39030 Perca, Bolzano, Italia
"Bioline" srl
Via Alviano 8/2 - 34170 Gorizia (Go)
cell 348-65.08.673 - fax 02-70.05.51.226
bioline@adriacom.it

Detersivi: chi sporca, chi no

 

I detersivi

Biodegradabilità e impatto ambientale: due facce distinte di una stessa medaglia. Sono questi i fattori chiave che determinano l'"inquinamento da detersivo", ma vanno tenuti ben distinti. Prendiamo la candeggina: contiene clorocianurati, sostanze biodegradabili ma altamente tossiche per l'ambiente e per l'uomo. I detersivi che compriamo, contengono sostanze di cui sappiamo poco o niente. Non solo la cosiddetta "sal", la sostanza attiva lavante (i più usati sono i tensioattivi), ma anche tutta una serie di additivi o coadiuvanti del lavaggio, compresi conservanti e coloranti. I fosfati, ad esempio, possono essere ancora utilizzati come coadiuvante: sono loro i responsabili dell'invasione di alghe nell'Adriatico degli anni Ottanta.
La legge italiana non ci aiuta a capire. Non fa una distinzione tra detersivo ecologico e non ecologico. Impone che un detersivo sia biodegradabile almeno al 90 per cento, ma non impone alle aziende etichette chiare e trasparenti. A un'azienda che produce detersivi basta indicare sull'etichetta "colorante" o "conservante", senza specificarne il nome e la quantità. Inoltre, non esiste l'obbligo di segnalare tutti i coadiuvanti del lavaggio, nè di segnalare la filiera produttiva dei tensioattivi. Spesso, infatti, i tensioattivi vengono raffinati con sostanze derivate dal petrolio, altamente inquinanti.

 
Il detersivo ecologico

I consumatori più responsabili fanno uso di detersivi ecologici. In realtà, non sempre questi sono dotati di etichette chiare e comprensibili e spesso ci si basa sulla fiducia o peggio sulla sola pubblicità.

Esistono certificazioni, ad esempio quella introdotta recentemente da Aiab. Oppure l'"Ecolabel", marchio europeo riconosciuto dall'Unione europea. Si tratta di certificazioni private e a pagamento.
Sono parecchi i marchi in circolazione.

Tra quelli più in voga tra i Gruppi di acquisto solidale italiani segnaliamo Almacabio, prodotto da una ditta di Bolzano, Hedera Natur. E Hierba Buena, ecodetersivo prodotto da una piccola azienda di Veduggio (Mi).
I prezzi dei detersivi ecologici sono leggermente superiori a quelli dei detersivi tradizionali, anche per via di processi di produzione più artigianali e meno vantaggiosi.

 

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