La
Polizia postale e delle comunicazioni, punta avanzata del
controllo del rispetto della legge nelle nuove tecnologie, non
si arrende. «I videofonini sono sul mercato da un paio di
anni - spiega il vice-questore aggiunto del Compartimento
della Lombardia Fabiola Treffiletti - e i colleghi del
Trentino-Alto Adige hanno sventato la prima banda
specializzata in adescamento di ragazzine via mms nell'ottobre
2005».
Sono ormai anche all'ordine del giorno gli arresti per
pedofilia ed azioni illegali messe a segno tramite internet
ma, purtroppo sono anche molto spesso in azione per combattere
ciò che è ormai diventato un problema reale, la molestia
tramite il telefonino.
Non
abbiate alcun timore a denunciare ogni forma di molestia,
rivolgetevi alle forze dell'ordine, in particolare i
Carabinieri sono ben distribuiti sul territorio e possono aiutarvi
o mettervi in contatto con altri soggetti istituzionali.
Troppo
spesso abusi, ecc. non vengono denunciati perchè ci si
vergogna, ma non dovete essere voi a sentirvi in colpa! Se
proprio non ve la sentite di "esporvi" rivolgendovi
in caserma, potete sempre contattare la Polizia postale che vi
garantirà l'assoluta riservatezza.
Basta
una mail all'indirizzo della Polizia postale, che prenderà in
esame ogni segnalazione. Le mail sono formate in questo modo:
se si sta in Veneto si digita poltel.ve@poliziadistato.it;
se si abita in Emilia poltel.bo@poliziadistato.it.
;se si abita in Lombardia
poltel.mi@poliziadistato.it.
In pratica, cambia solo la sigla
del capoluogo della regione, sarà poi la sede del capoluogo
di Regione a trasmettere la vostra comunicazione alla sezione
della vostra provincia, ovviamente dovrete indicare chi siete,
dove abitate e recapito telefonico. L’alternativa è entrare
nel sito http://www.commissariatodips.it/,
un commissariato virtuale in cui si possono anche effettuare
denunce.
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