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Per i neo-papà:
come si cambia un pannolino |
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Il pannolino può essere
cambiato per tre ragioni perché lo dice la mamma; perché lo
dice la suocera; perché il bimbo ha cagato. Naturalmente il
gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua
drammaticità. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede
la presenza della merda. Di solito accade così: La mamma
prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con
voce gaia e piuttosto cretina: 'E qui cosa abbiamo fatto, eh?
Sento un certo odorino: cosa ha fatto l'angioletto?'. Poi la
mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre
di destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice:
'Che schifo!' e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il
bambino e lo va a cambiare. Il pannolino si cambia,
rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che
quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono
finite per sempre, tra le quali la giovinezza. Comunque è
studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui
appoggiare il bambino. Far star fermo il bambino su quel piano
è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino.
E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non è in
grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in
grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio
facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella
placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua. Dunque:
tenere ben ferma la trota e sperare in bene. Una volta
spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello
che Gadda chiamava "l'estruso". E' il momento della
verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il
pannolino si apre. La zaffata è impressionante. E' singolare
cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine:
cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski,
non di tuo figlio. Ma tant'è: non c'è niente da fare. O
meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad
esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei
bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non guardate
potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una
confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate è più
difficile. Ma senza guardare? Io con questo sistema sono
riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno
yogurt sento odor di merda. Impugnare con la mano sinistra le
caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la
destra aprire la confezione di salviettine profumate e
prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le
salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete
allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero
inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la
gallina-trota, stufa di stare appesa come un idiota, dà uno
strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un
po' di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine
profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il
sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino
e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione è: nella
mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio.
Nella mano destra, una bomba chimica. NON andate a buttare la
bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi,
posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il
curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza
mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per
detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune
gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso
il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da lì
spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne
troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati,
passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un
amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido. Ne
riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite
variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto
avete praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipì.
Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi
fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente
libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e
non raccontate mai alla mamma l'accaduto. Prendere il
pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito c'è
una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli).
Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il
sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch
e il pannolino si chiude. Si, ma quanto si chiude? Così è
troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo
stretto,così è troppo largo. Si può arrivare anche ad una
ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino
comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente
manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un
martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di
sudore. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere
la calma e provare a rivestire il bambino. E' questo il
momento dei poussoir. Quando Dio caccio gli uomini dal
paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete
chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir. Per
chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo,
mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir
presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente,
dispari. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino,
avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato
il borotalco: il culetto si arrossirà. Pensate ai bambini in
Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai? Quindi
prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà:
'L'hai messo il borotalco?'. Voi direte: 'Sì'. Con
convinzione. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente,
cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita
di tennis. Psichicamente il padre post-pannolino tende a
sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso. Per
almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di
Madre Teresa di Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra
un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino
e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a consultare il
settore 'Decappottabili' su Gente & Motori. Altri
telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono
giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette,
escono e poi, tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la
sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un
singolare, acutissimo profumo di yogurt.
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